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Questa
è la spiaggia che più d'ogni altra mi ha
affascinato: lunghissima, incontaminata, deserta,
e bellissima. Quasi 15 km carezzati dalla brezza
e dalle bianche creste dei cavalloni. Chiaramente
anche Maslin beach è oasi protetta. La scaletta
lignea sulla destra servono proprio a preservare
il terreno dal calpestio dei (pochi) bagnanti. |
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Nonostante
abbia indugiato non poco sul paesaggio con la
fotocamera, non sono riuscito neppure minimamente
a catturare ed a rendere la bellezza del posto,
credetemi.
Potete vedere altre foto della spiaggia al
tramonto sulla Flippa's Page. |
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Qui
la documentazione fotografica di una sconfitta:
era mia ferma volontà fare un giro sulla
spiaggia di Victor Harbour sul dorso di un
cammello ma il Max ha dato in escandescenze
affermando che era 'cosa' da turisti. Si è
addirittura allontanato con passo veloce e solo
una umiliante questua ha consentito di farmi da
lui immortalare vicino al 'gibboso'.
Sempre a sinistra un'immagine di un bellissimo
rampicante che cresce sull'isola dei pinguini di
fronte a Victor Harbour. |
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Qui le foci
dell'Onkaparinka, il maggiore fiume della regione.
L'ultimo tratto, che scorre a circa 40km da Adelaide, è
oasi naturale protetta.
Vi assicuro che è un vero spettacolo! Ci sono decine e
decine di volatile di ogni tipo - principalmente quelli
che vivono e si riproducono negli ambienti umidi. Ho
visto anche una coppia di pellicani che avevano
un'apertura alare di quasi 2 metri. |
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La
'mia' spiaggia!!! V'ho passato parecchio tempo su
questa sabbia finissima e del colore della panna.
Per arrivare a Glenegl da Adelaide centro c'è un
comodissimo servizio di tramway effettuato ancora
con le carrozze originali di inizio secolo (vedi
foto sopra). 20 minuti per uscire da una città
di 1 milione di abitanti e ritrovarsi in una
piccola località turistica balneare. Su forti
pressioni di Max ho portato in Australia anche la
mia divisa estiva: ho fatto la mia bella figura!
Notate la forte similitudine del pontile sullo
sfondo con quello di Lignano Pineta. |
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Qui
sono nella piazzetta centrale di Semaphore,
antica località nota per il faro (sullo sfondo).
Come si vede dall'ombra lunga, la foto è stata
scattata nel tardo pomeriggio di una domenica.
Sulla destra c'è un'immagine di uno dei
passatempi più praticati in questa zona: non lo
si può chiamare parapendio perchè di pendii non
ve ne sono, ma la soddisfazione per chi lo
pratica - immagino - sia la medesima. L'effetto
coreografico era comunque affascinante. |
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